Ogni anno, in primavera, mi ritrovo a fare una marea di lavori in giardino ed in casa, che non mi danno alcuna soddisfazione nel raccontarli sul blog. Poi mi ritrovo a fare un post riepilogativo che mi soddisfa ancora meno.
Uno dei più importanti lavori, vista l'età della pianta, è aver spostato, sradicandolo, un grosso Ligustro che era attaccato alla Rosa nell'aiuola perimetrale a Sud e lo ho spostato tra il microorto e l'aiuola perimetrale Ovest, nell'interrarlo ho rotto una delle tre grosse radici, mi auguro che basti alla pianta per resistere e riprendersi.
Penso di aver fatto un buon lavoro con la messa a dimora delle Fuchsie, ne ho comprate due in due tempi differenti, la prima poichè era da tempo che volevo avere una Fuchsia, la seconda perchè la prima non era della specie magellanica, la mia preferita. Mettendole a dimora, nelle buche che ho creato, ho fatto un miscuglio di aghi di Pino, bark e torba bionda per entrambe, interrandole senza rompere il pane radicale, l'unica pecca appena interrata la seconda, si sono abbassate le temperature, ma sembrano reggere bene.
Ho seminato più volte fiori qua e la, e come al solito nei giorni successivi nelle aree dove è avvenuta la semina ho piantato, aggiunto terra e rivoluzionato tutto, rendendo praticamente inutile il lavoro precedentemente svolto, adesso la curiosità sta nel vedere se nascerà qualcosa, ma soprattutto dove!
Tra gli acquisti floreali di quest'anno ho preso tre vasetti di Lobularia, il tanto bramato fiorellino bianco dal profumo di miele, ho rischiato di perderli quasi subito nei primi due giorni di vero sole caldo, nonostante fossimo ancora ad Aprile, era già riuscito a seccarle tutte.
Così è nata l'esigenza di piantarle a dimora, ma dove?
Visto il portamento ricadente avevo pensato in una cassetta appesa da qualche parte , ma avevo paura che con il caldo estivo, se avessi mancato un'innaffiatura, si sarebbero seccate all'istante.
Erano ben posizionate nel perimetro esterno dell'aiuola circolare a Nord, così le ho svasate e presentate nello stesso punto, però all'interno dell'aiuola, ma non stavano altrettanto bene, così ho deciso di rimetterle attaccate all'esterno del perimetro e creare un'ulteriore bordura in pietra per contenerle, il risultato mi soddisfa molto, rompendo visivamente anche la rigidità netta del perimetro circolare dell'aiuola.
Il 9 Aprile, per la prima volta seguendo la Luna, ho seminato le due tipologie di zucche che avevo messo via direttamente estraendole dalla polpa, una Mantovana acquistata a San Giacomo di Roburent, e l'altra penso sia del tipo Delica, sei semi in tutto, cinque dei quali spuntati quasi subito.
Un sacco di piccoli Pittosforo nati spontaneamente in giardino e trasferiti in vaso, stessa sorte per due o tre Eleagno.
In casa ho travasato la Begonia maculata, ho approfittato del movimento per potare anche il lungo e vigoroso fusto, dividendolo in più pezzi e mettendoli a radicare in acqua, quattro di questi li ho interrati a dimora in vari punti del giardino con esposizione al Sole differenti, uno nell'aiuola perimetrale a Nord (mezz'ombra), un altro nell'aiuola circolare Nord (mezz'ombra), e due sotto il Pitosforo nell'aiuola perimetrale Ovest (ombra).
Questo è quanto ricordo aver fatto, in realtà ci sono altre centomila cose che non ho scritto, da quelle meno importanti a quelle più importanti, però non interessanti ai fini della cronaca, sicuramente comunque utili alla realizzazione del giardino.