22 aprile 2024

Da un eccesso all'altro...

...ovvero dopo tanto silenzio, un sacco di novità da aggiungere.

Finalmente una domenica non piovosa, (almeno fino alle 18:00), e con abbastanza occorrente per iniziare i lavori primaverili con estremo ritardo, anche se da oggi e nei prossimi giorni c'è stato un notevole calo delle temperature, che forse giustifica essere andati oltre i classici lavori stagionali.

Come di consueto dal momento che i lavori sono stati molti, parte la solita lista:

  • Travasi: 
      • Euforbia (pensavo) trigona, (direi) ingens.
      • Terzo travaso per questi Gingko biloba.
      • Nuovo sdoppiamento della Sanseveria ancora una volta madre di una nuova pianta.
      • Le due Vite in bottiglia finalmente in vaso!
      • Il Leccio in bottiglia anche lui, finalmente in vaso!
      • Finalmente dopo anni passati in un microvaso ho travasato anche la Nolina
Fa sempre parte dei travasi, ma occorre spendere qualche parola in più per le talee di Ortensia prelevate a S.Giacomo che hanno attecchito molto bene, è giunto il momento di separarle dalle altre piante e viste le enormi ciotole da giardino che mi sono state regalate, spostarle tutte insieme, comprese le ultime due  Hydrangee sopravvissute e pallide che erano state spostate nell'aiuola perimetrale a Sud, chissà se così le vedrò finalmente fiorire e stare bene.


26 febbraio 2024

Lonicera

 Dopo tanto silenzio paritetico alle novità apportate, l'unica cosa da segnalare è finalmente la potatura ed il rinvaso del Caprifoglio, ovviamente dal giorno dopo si sono abbassate le temperature ed è tornato l'inverno pieno! Sigh!!!

03 ottobre 2023

Vecchi e nuovi Gingko biloba

Ho seminato i semi di Gingko biloba, raccolti fino a questi giorni, e sono poco più di una dozzina.

Non so ancora se proseguirò la raccolta dei semi di Gingko b. nei prossimi giorni. (aggiornamento del giorno dopo: stamane ne ho già raccolti altri tre nuovi!)

Nel contempo ho rinvasato questa semina che ha avuto una percentuale di riuscita decisamente inferiore a quelle dell'anno passato, una buona parte di semi non è germogliata, e un paio di piantine nate sono seccate nella torrida estate, morale mi sembra di aver rinvasato otto piantine, potrebbe essere anche dovuto  alla posizione in cui ho lasciato i vasetti, forse troppo riparati da tutti gli agenti atmosferici sotto il Philadelphus che a sua volta è sotto il Pittosporum, anche se non lo ho ancora fatto devo trovare una nuova posizione.

04 settembre 2023

La seconda primavera del 2023

 Finalmente dopo  il caldo estivo siamo arrivati alla seconda primavera di quest'anno: l'autunno!

E come si risveglia il mondo vegetale per la seconda volta, riemerge in me la "Vegetudine", la voglia di moltiplicare e propagare piante in ogni maniera possibile, così mi sono fatto convincere dai frequentatori di forum.giardinaggio.it a potare drasticamente il Coleus acquistato ad Ovada trasformandolo in un piccolo ragnetto glabro, l'unica  consolazione sono state il gran numero di talee ricavate che ho messo direttamente a radicare in una cassetta, e preso lo slancio mi sono procurato un altro buon numero di talee di altrettanti Coleus differenti ognuno nei colori delle foglie e degli steli, anch'essi messi direttamente a radicare nello stesso vaso a cassetta.

Mettendo in ordine il giardino ho potato e blandamente pulito il Jasminum mesnyi da cui ho ricavato due talee già con un pò di radice che ho prontamente interrato nell'appendice dell'aiuola rotonda a Nord.

Ho lasciato in acqua un pò di semi di Biancospino per poter togliere più facilmente la polpa e buccia che ormai secche erano troppo aderenti al seme, ho ricavato una decina di semi puliti di cui ne ho interrati, sempre nella suddetta cassetta, tre semi.

Ho fatto anche una talea di questo Rosmarino che ho messo a radicare sempre nella stessa cassetta, con l'intenzione di propagare una nuova pianta che andrò poi ad interrare in giardino, ma in una posizione più assolata rispetto la pianta madre.

27 giugno 2023

Ricino la rivincita?

 Ho messo a dimora l'unico Ricino spuntato.

Contrariamente a quanto avessi programmato nell'interrarlo in autunno, a forza di vederlo così filante e poco in equilibrio mi ha fatto ricredere e Domenica scorsa sono intervenuto, piazzandolo definitivamente nella aiuola perimetrale Nord.

12 giugno 2023

Nessuna certezza.

Ieri ho messo a dimora quelle che penso essere le Zucchine Gold Rush, con il beneficio del dubbio, poichè a parte non aver messo alcun cartellino come al solito, sono perplesso perchè la piantina molto giovane non assomiglia minimamente ad una pianta di zucchine, anzi sono del tutto simili alle Zucche precedentemente piantate, dunque se non ho azzeccato le piante avrò un sacco di piante di Zucche.

Un piacevole evento inaspettato.
Guardando attentamente nella seminiera mista, mi sembrano spuntati tre Biancospino, sono talmente piccoli che potrebbero essere anche qualcos'altro, ma le micrognomiche foglioline assomigliano tanto alla suddetta pianta. Tengo a precisare che non sono i semi piantati nei vasetti a Gennaio di quest'anno, devono essere quelli seminati addirittura uno o due anni fa.

06 giugno 2023

WeekEnd esagerato!

Sono ancora molto entusiasta, per la bella Domenica appena trascorsa.

Per la prima volta siamo andati a Fiorissima, una mostra mercato florovivaistica alla nona edizione primaverile, in quel di Ovada. 

Si è tenuta nel Parco Sandro Pertini, uno spazio piuttosto circoscritto con poco meno  di una cinquantina di espositori, il risultato è stato bellissimo, complici forse anche le condizioni climatiche incerte e l'orario in cui l'abbiamo visitata, hanno fatto sì che c'era poca gente  e abbiamo avuto modo di confrontarci con vivaisti gentili e disponibili, questa commistione di peculiarità sono andate a creare  un'atmosfera di "intimità", facendoci percepire la fiera come un evento solo per pochi eletti.

Nonostante i prezzi onesti, abbiamo speso tantissimo acquistando:

  • 20Kg di Humus
  • n.1 vasetto di Ciclamini selvatici
  • n.2 vasetti di Cuphea racemosa 
  • n.1 vasetto di Zephirantes robusta
  • n.1 Rosa calocarpa
  • n.1 Coleus
  • le Tillandsie:
        • n.1 T. caput medusae
        • n.1 T. bulbosa
        • n.1 T. butsii
        • n.1 T. melanocrater tricolor
        • n.1 T. brachycaolus multiflora
        • n.1 T. magnusiana
        • n.1 T. usneoides
Il giorno dopo subito tutto a dimora, ovviamente con una buona quantità di humus per ogni buca:
i Ciclamini, le Cuphea r. e la Zephirantes r., nella aiuola perimetrale a Nord, per non fare l'effetto tomba, le ho messe attaccate l'una all'altra, l'effetto cimiteriale comunque non sembra totalmente scansato, attendo che si propaghino da sole.
La Rosa calocarpa nella aiuola rotonda a Nord.
Le Tillandsie le ho messe ognuna nei propri himmeli provvisori, devo rifarli in ottone e nelle misure adatte.
Il Coleus è ancora nel proprio vaso, devo ancora decidere dove collocarlo.

Preso dalla foga, mi sono deciso a mettere a dimora anche le Zucche, quest'anno ho fatto praticamente tre semine in tre mesi, ovviamente sono spuntate tutte contemporaneamente, tre differenti tipologie di semi senza aver messo alcun cartellino, di conseguenza ho piantato piante di Zucca a caso. Tra i semi spuntati contemporaneamente ci sono anche quelli della Zucchina gialla, anch'essa senza cartellino, spero di essermi ricordato in quale seminiera li ho collocati, poichè così giovani sono tutte uguali, Zucche e Zucchine al momento non vi è alcuna differenza. Quest'ultime però non le ho messe a dimora le ho lasciate ancora in seminiera, per dar modo alle Zucche di avantaggiarsi, visto che andrò a inserire le Zucchine decisamente attaccate.

Ho rifatto un esperimento con il Pomodoro, ho messo direttamente a dimora a radicare un'altra femminella, la prima sembra aver preso.

25 maggio 2023

"Yepa, Yepa! Andale, Andale! Arriba, Arriba!"

 Ieri sera ho messo a dimora due piantine di fagioli neri (detti messicani), nate dalla semina di metà aprile scorso.
Le ho messe, una all'interno della aiuola rotonda a Nord e l'altra nella  appendice della stessa aiuola, entrambe in prossimità della Araujia sericifera, di cui userò il suo fusto lignificato come tutore per farle arrampicare, fino a dove non lo so, non voglio che vadano a sostituire la pianta che da oltre due anni ha tappezzato abbondantemente le corde da stendere del terrazzino, vedrò le piante di fagioli fino a quanto si spingono in alto e poi prenderò delle decisioni per farle coesistere tutte pacificamente.

17 maggio 2023

Ancora Ricino

 Ho riprovato con i semi di Ricino, sempre gli stessi quelli colti circa due anni fa, gli stessi che ad oggi non hanno avuto molto successo. Lasciati in acqua per ventiquattr'ore li ho messi ieri in seminiera.

11 maggio 2023

Week-end proficuo.

Sarà perchè mi sono svegliato alle 4:40 e alzato alle 5:00, ma finalmente oggi sono riuscito a fare un sacco di lavoretti vegetanti. Ovviamente non mi sono messo in giardino a quell'ora, ma aver avuto più ore a disposizione, ha fatto sì che seppur non abbia rinunciato alle ore dedicate alla pigrizia in poltrona, quando mi sono destato dallo stadio vegetativo, ho avuto tutto il tempo per svolgere tanti lavori qui e là.

Alle 8:30 convinto fosse già metà mattinata mi sono recato nel negozio di agraria di mia fiducia e simpatia Agrivega, ho preso due belle piantine di zucchine trombette di Albenga che ho acquistato e messo a dimora lo stesso giorno dentro l'orto circolare in tessuto non tessuto, le farò arrampicare verso le finestre poste sopra. Mentre attendevo il mio turno nel negozio, ho visto le bustine della Blumen tra cui i semi dell'ibrido di zucchina gialla, ortaggio scoperto per puro caso anni fa dal fruttivendolo e di cui ne ho apprezzato consistenza e sapore,  ma che successivamente non ho mai più trovato da nessuna parte, così colto dal casuale incontro provo a  produrle, approfittando del fatto che dal retro della busta ho evinto che Maggio è l'ultimo mese a disposizione per seminarle, con la speranza che possa invertire il mio solito dire "per fortuna non campo con ciò che coltivo".

Vista la facilità di attecchimento e il destino che mi ha fatto incontrare la pianta sulla strada del ritorno dal negozio di agraria, ho prelevato tre talee di Brumansia che ho messo subito a radicare.

Tornato a casa, la semina dello zucchino mi ha ricordato di seminare anche i semi messi via durante l'inverno delle zucche, Delica, Okkaido e Mantovana, come sempre seppur non abbia messo nessun cartellino per riconoscerli, li ho tenuti separati in un vassoietto, ma il fato ha voluto che rovesciandosi accidentalemente, tutti i semi si sono mischiati! Una tipologia è facilmente riconoscibile dalle altre due, così ho provato a distinguerli uno per uno, spero di aver azzecato la combinazione, mal che vada nasceranno due specie differenti anzichè tre.

Circa una settimana fa, ho seminato tre fagioli neri, che sono spuntati quasi subito, e mettendo le mani avanti, con la semina delle zucche ho già predisposto la futura dimora per entrambe, preparando il terreno che le ospiterà mescolandolo con lupini macinati; smuovendo la terra ho dovuto sradicare numerose palmette, Trachycarpus fortunei, nate spontaneamente da seme che ho tutte invasato. Le zucche andranno nella aiuola perimetrale a Nord, i fagioli neri nell'aiuola rotonda a Nord, destinati a risalire sul tutore che adesso viene usato dalla Araujia sericifera, che probabilmente andranno a sostituire, ma ci devo ragionare ancora un po'.

La piccolissima Rosa nata da seme, un pò malandata dal mal bianco, la ho trasferita dall'orto rotondo in TNT all'aiuola rotonda a Nord, con la speranza che come è successo alle altre Rose in quell'aiuola che si sono curate da sole o col Sole, possa riprendersi quanto prima.

Ho anche seminato nella piccola appendice della stessa aiuola i semi di Celosia che mi sono stati regalati l'anno scorso da Bruno.

26 aprile 2023

Quella doppia sporca dozzina!

Nonostante non sia una pianta tra le mie preferite, appena subentrato nella nuova casa avevo seminato e messo in vaso, diversi semi di Nespolo del Giappone  vista l'esuberante disponibilità che i due alberi  in giardino producono ogni anno.

Portando avanti l'impegno preso quasi quattro anni fa, ieri ho pazientemente rinvasato ben ventiquattro piante, aspettando che raggiungano un'altezza adatta per poi trapiantarli da qualche parte e crearne un boschetto che produca fresca ombra e succosi frutti.

18 aprile 2023

Le piante in casa

 Originariamente  questo blog era nato per annotare successi, esperienze e promemoria delle mie piante in casa, inteso dentro l'appartamento, poichè oltre i davanzali non avevo altro spazio dove porle.
Con l'avvento della casa nuova, circa quattro anni fa, con la parola "casa" si è ampliata l'area vegetabile comprendendo il giardino, che è stato nel bene o nel male il protagonista di questi ultimi anni, poichè tutti gli esperimenti, le semine e le talee create, sono state esclusivamente fatte all'aperto.
Questa premessa occorre semplicemente per giustificarmi nell'aver trascurato eccessivamente le piante da interno, l'obbiettivo di questa primavera è riuscire a dare loro l'attenzione che meritano facendo i dovuti rinvasi.
Le prime piante ad aver avuto questo privilegio sono state quelle più recenti il Ficus benjamin, che ho sdoppiato, così adesso posso vantarne due vasi, e il Philodendron scadens, (con il beneficio del dubbio sulla specie, come sempre c'è sempre troppa confusione su internet!). Stessa sorte di sdoppiamento per la Sanseveria, a cui ho separato la sua rigogliosa figliola.
Nelle prossime settimane mi occuperò anche dei Filodendri, che saranno spostamenti e rinvasi decisamente più impegnativi, visto che in questi anni si sono infilati ed ingarbugliati un pò ovunque tra loro stesse, i mobili e le altre piante.
Ho fatto anche un piccolo intervento fuori in giardino rinvasando la Schefflera elegantissima, Plerandra elegantissima, che pur sia  sempre in vaso, ho imparato a tenerla all'esterno in modo che non  si infesti di parassiti, per assurdo tenuta in ambiente "protetto" in appartamento ha sempre subito attacchi di afidi e affini, al contrario all'esterno è sana e salva senza alcun trattamento.

04 aprile 2023

Fuchsia 2.0

 Anno nuovo, Fuchsie nuove.

L'estate dell'anno scorso decisamente non è stato il clima ideale per le Fuchsia acquistate all'epoca. Quest'anno ci voglio riprovare avendo trovato le Fuchsia magellanica proprio come piacciono a me in più ad un prezzo onestissimo (€5,00cad.).

Per ribadire che non imparo dai miei errori e tendo a ripeterli, le ho piantate esattamente nella stessa posizione dello scorso anno, la colpa io l'ho data al clima torrido e alla siccità, non alla errata collocazione, vedremo un pò quest'anno chi avrà la meglio.

La buca creata era piuttosto pietrosa e come sempre principalmente composta dal terreno argilloso del giardino, ho fatto una sottile base di bark, e sopra un misto di torba e poco stallatico, ho aperto il fondo dei pani di terra delle piante e ho messo a dimora lasciando i bordi rialzati della buca in modo che non scorra via l'acqua durante piogge e innaffiature.


03 aprile 2023

♬ ♩ Prendi una pianta, trattala male... ♪ ♫

Per il titolo di questo post ero indeciso da quale formula prendere spunto, se dal Paradosso di Schrödinger,  o dal Teorema di C. Ferradini, perchè ormai sta diventando più una regola certa piuttosto che un teorema calcolabile o un effettivo paradosso, mi riferisco alla ribellione delle piante ad essere coccolate, prediligendo una lenta agonia e poi la morte. Al contrario preferiscono dare il meglio di se  quando  trattate nel peggior modo.

L'ultima esperienza a tema, è stata con l'Ortensia, posta nell'aiuola perimetrale a Est, sempre moribonda nonostante tutte le attenzioni ricevute,  sinceramente mi ero stufato nel vederla così, tanto che con modi sbrigativi e nervosi l'ho sradicata e nel farlo una parte delle radici e alcuni rami si sono spezzati in malo modo, con altrettanto totale disinteresse ho  ficcato sia la pianta che i rami spezzati, come talee, nel terreno dell'aiuola perimetrale a Nord. 

Inutile dire che a distanza di due settimane la pianta e le talee continuano a vivere e la reazione è meno agonizzante di prima, le gemme continuano a crescere e le foglie non sono più molli, bensì tese verso il cielo e rigogliose.


29 marzo 2023

A casa stanno tutti bene!

 Ebbene sì, ogni tanto è bene ricordarlo, in quanto leggendo qua e la questo magnifico blog, si viene a conoscenza del modus operandi, ma quasi mai del risultato.

Siamo agli albori della primavera, e dalle nudità di vasi e giardino, appaiono eclatanti i risvegli, le rinascite e le neo natività che andranno a caratterizzare questo 2023 che sembrerebbe, salvo spiacevoli sorprese,  rispettare le  stagioni.

Nonostante il mio rammarico a guardare il giardino dall'alto del terrazzo, che appare disordinato e trascurato, soprattutto immutato nonostante i vari interventi avvenuti in questi anni, se si scende e si comincia a passeggiare al suo interno, ecco apparire timidamente tutti i successi che progrediscono lentamente. Io ero convinto che in cinque anni il giardino potesse cambiare aspetto, ma non ho tenuto conto delle poche ore di sole, ed in particolar modo delle condizioni del terreno, commistione terra/sole che rallenta in maniera disarmante la crescita delle piante e contando che io parto sempre da talea o da seme, sono successi di pochi centimetri, ma pur sempre successi.

Qui di seguito un elenco random delle mie gioie:

  • Seppur relegate da tre e due anni in mezza bottiglia di plastica ciascuna, le tre Viti si stanno risvegliando, dai loro rametti che sembrano sempre morti e secchi, delle bellissime gemme si stanno schiudendo.
  • Le scomparse Astilbe hanno fatto capolino dal nulla!
  • una serie di talee di Rosa proseguono la loro crescita nascoste in mezzo alle piante spontanee.
  • Tre ghiande silenziosamente hanno aperto le loro bellissime foglie lobate.
  • le due Brugmansia sono belle vegete, pronte al via per la loro prima primavera.
  • il Geranio purpureo nasce  sparso spontaneamente.
  • il Bamboo ha attecchito.
  • la talea di Rosellina acquisita a S.Giacomo ha attecchito.
  • le Begonie maculate hanno resistito egregiamente alla torrida e secca estate dell'anno scorso, ma soprattutto al freddo invernale e si stanno facendo già belle
  • la Peonia ha compiuto ad inizio mese due anni e anch'essa ha fatto capolino dal nulla, più rigogliosa che mai.
  • Il progetto delle Parthenocissus tricuspidata prosegue a gonfie vele, sono bene ancorate al muro del sottoscala, hanno raggiunto il terrazzino quest'anno attendiamo che si spostino verso le scale.
  • Le Ortensie nella aiuola perimetrale a Sud seppur lentamente continuano a progredire.
  • etc. etc.
Questo è parzialmente l'elenco dei successi più eclatanti, per rinfrescare la passione nei momenti di sconforto verrò a rileggermi questo post più volte, nonostante l'apparenza qualcosa si muove!

21 marzo 2023

Etichetto sul web, ma non in loco!

Essendomi dimenticato di seminare  a tempo debito i Muscari, ieri sono corso ai ripari spargendo  a caso i piccoli sferici semini nell'aiuola circolare a Nord, così il prossimo anno con stupore ne apprezzerò l'annuncio della primavera alle porte.

Ho trovato anche  altri numerosi semi, messi via, ma come sempre con la presunzione di ricordarmi che semi siano o dove li vado ad interrare, non ho scritto ed etichettato nulla, così non riuscendo a capire a quale pianta appartenessero, li ho sparsi nella seminiera già avviata l'anno scorso.

Nel mio cumulo di semi messi via, ero convinto di aver collezionato un discreto numero di semi di pomodori, in realtà ne ho trovato solo un pacchettino con circa cinque semi, che ho comunque seminato senza ovviamente sapere a quale famiglia di pomodori appartenessero.

Ho già selezionato i semi di Zucca, quelli sì che ne ho in quantità, almeno di tre qualità differenti, ovviamente non avendoli etichettati, li seminerò nei prossimi mesi senza sapere cosa uscirà.

Persevero nei miei soliti errori come se prima o poi, a forza di sbagliare o per numero di probabilità, o perchè si è rovesciato il mondo, le mie abitudini portassero ad ottimi risultati. 

14 marzo 2023

Barlumi di primavera.

 Quast'anno, al contrario di quelli precedenti, sono arrivato alla soglia della primavera senza nemmeno accorgermene, rimandando i lavori da fare perchè sempre un po' stanco ed infreddolito, i primi Muscari sono fioriti, e io mi ritrovo con i semi raccolti l'anno precedente ancora da seminare.

Ieri sono corso ai ripari rispolverando e andando a seminare cinque semi di Ricino, messi in acqua la sera prima, (di cui solo due hanno smesso di galleggiare!), cinque semi di fagioli neri, e cinque semi di Canna indica.

I semi di Muscari invece non li ho ancora seminati, perchè quelli li spargerei a caso nelle aiuole, ma devo ancora aspirare e macinare le foglie cadute e non volendo fare i soliti errori, ritardo per ritardo, evito di seminarli prima ed aspirarli dopo, come mi capita di fare da sempre.

16 gennaio 2023

Anno nuovo, (quasi) nuove semine

 Ho seminato una decina di semi di Biancospino (Crataegus monogyna) in cinque vasetti, e anche quest'anno oltre una ventina di Gingko biloba.

28 novembre 2022

Effetto Reverse

 Effetto reverse il video riprodotto a velocità normale, ma al contrario.
Praticamente è questo quello che ieri si è potuto vedere in giardino a distanza di un anno e mezzo (fine maggio 2021), io chino sulle gobbe d'Ercole con i Coleus di Alessandria in mano, solo un pò più vecchio, le piante contrariamente sono rimaste piuttosto giovani rinnovandosi dopo il caldo inverno 2021 e avendo patito costantemente la sete nell'estate 2022 non sembrano essere ne cresciute, ne invecchiate.

Per questo inverno, che  finalmente sembra promettere di essere freddo, ho deciso di estrarle da terra ed invasarle e farle passare i prossimi sei mesi in casa, poi la prossima primavera deciderò in quale aiuola risistemarle.

21 novembre 2022

Quercia? Quale Quercia?

Le ghiande che ho raccolto ai piedi di una Quercia, con le foglie lobate come piacciono a me, le ho seminate ieri.

Purtroppo non ho prestato attenzione a quale tipo di Quercia appartengano, non ho controllato quali caratteristiche potesse avere per distinguerla da una roverella, da una farnia, o da una rovere.
Posso solo dire che le ghiande sono abbastanza allungate e da ciò che ho appreso in rete potrebbero appartenere ad una Quercia farnia, Quercus robur.

24 ottobre 2022

Nuova rosellina rosa antico

 Ho interrato nell'aiuola circolare a Nord, una Rosa, acquistata, di un bel colore rosa antico, i fiori sembrano appartenere ad una centifoglia, ma non penso lo sia.

21 settembre 2022

Gli angeli suonino le trombe...

 ... o almeno si preparino a farlo.

Lunedì sera finalmente ho acquisito una talea di Brugmansia, e ieri mattina l'ho interrata creando una cupola protettiva perchè ormai le temperature notturne probabilmente non sono più idonee alla sua propagazione.

Attendo due settimane e poi la trasferisco in casa.

Come al solito aspettare&sperare è il motto! Ormai affascinato dal loro splendido profumo, non vedo l'ora di poterla vedere fiorire in giardino e poterla annusare.

23 luglio 2022

Ci ho dato un taglio!

 La Dieffenbachia camilla, al contrario della sua parente D. amoena, non ha mai avuto un periodo "florido", così stamane mentre mi stavo preparando per andare a lavorare ho deciso di darle un taglio netto per oltre la metà del fusto e metterla a radicare in acqua, con la speranza che il moncone rimasto sia stimolato ad emettere foglie nuove e la talea a radicare.

Aggiornamento (dopo appena due giorni): la pianta madre ha già emesso due piccolissimi getti che fuoriescono dal terreno e non dal fusto rimasto, la talea apparentemente sembra aver abbozzato almeno una radice, ma non ne sono sicurissimo. In ogni caso il mio stupore è nella velocità di reazione che ha avuto la pianta.

14 giugno 2022

Rinvasi rinvasi rinvasi

 Ieri ho rinvasato i Gingko biloba e le tre Magnolia nati dai semi piantati due anni fa, la cosa simpatica è vedere la differenza tra i Gingko di allora e quelli nati da poco, praticamente l'altezza delle piante e la grandezza delle foglie sono molto simili, ma il fusto lignificato dei più "vecchi" li fa sembrare alberelli lillipuziani.

17 maggio 2022

Kerria japonica

 Periodo fortunato indubbiamente!

Ieri durante una gita, mi sono imbattuto nuovamente in una Kerria japonica, questa volta adulta e soprattutto a portata di mano e in men che non si dica, mi sono aggiudicato tre talee.
L'unico mio dubbio è che i rami siano troppo giovani, non so se per farli germinare debbano essere agostati oppure vanno bene anche giovani e verdi come quelle che ho preso.

16 maggio 2022

I semi della merla

 Ieri mi sono deciso a togliere, dopo due anni sotto il sole intenso, i semi della merla, li avevo lasciati sul mobiletto del terrazzino, hanno preso talmente tanto sole che si sono sbiaditi!

Ho allestito due cestini che contenevano mirtilli, con sabbia e torba, nel primo ho buttato dentro una manciata di semi mal distribuita, nel secondo li ho messi con rigore e disciplina in cinque file da sette!

Ora leggendo nei post passati, quando non sapevo ancora che i semi fossero di Trachycarpus fortunei, li avevo seminati ad Aprile e erano spuntati a Luglio (2020), ora vedremo, primo se sono ancora fertili e secondo se cambierà la tempistica di sviluppo.

04 maggio 2022

Se Maometto non va alla montagna...

  Sono anni che per una ragione o per l'altra continuo a procrastinare l'acquisto di un Kerria japonica, ma per quanto mi piacerebbe averla non ho fatto quel passo in più per impossessarmene.

Il caso vuole che in un luogo in cui mi reco spesso c'è un bell'esemplare, ma irraggiungibile per poterne prendere un pollone e/o una talea, così ogni volta che passo rimango in ammirazione e desiderio di possesso, ma essendo una persona fortunata quest'oggi mentre stavo pranzando fuori seduto ad un tavolino all'esterno, a fianco a me, un sottile e piccolo rametto di questa bramata pianta faceva capolino da un vaso contentente tutt'altra pianta.......
...cosa potevo fare? stare li ad ammirarla e sperare che nessuno la sradicasse come fosse un'erbaccia?!? Così, facendo finta di nulla ho provato a sradicarla, ma un po' per la paura di essere visto, un po' per imbranataggine mi si è rotta ed anche per il secondo pezzo non è andata meglio.

Arrivato a casa ho subito creato un vasetto con torba e sabbia per alloggiare le talee, adesso siamo alle solite, aspettare e sperare!

01 maggio 2022

A forza di far promesse...

 Ultimamente sto usando come pianta di scambio l'Hibiscus, poichè lo spargimento naturale dei semi delle piante del vicino hanno fatto nascere un buon numero di esemplari nella mia parte di giardino, dunque lo propongo perchè è una pianta che piace e perchè penso di averne tante e potermi separare da loro senza patirne il distaccamento.
Nella realtà dei fatti, con gli sradicamenti e gli spostamenti eseguiti e riusciti, ormai mi sono affezionato alle piante in esubero alla quale ho dato ormai la loro giusta collocazione, così per correre ai ripari, farò lo sforzo di separarmi dei due esemplari promessi, già in vaso, e nel frattempo per aumentarne la produzione oggi ho preparato una seminiera da quarantadue celle con interrati i corrispondenti semi.

28 aprile 2022

Astilbe

 Ieri ho acquistato due piante di Astilbe, una color cremisi e l'altra rosa.

Mi sono piaciute fin da subito, poichè sembrano non essere ancora di moda, con il risultato di non avere una pianta troppo vista ed inflazionata tra vivai e social su internet.

Sono felice anche per la messa a dimora in cui le ho collocate, la cremisi all'interno dell'aiuola circolare a Nord nella parte vuota più ombreggiata a Ovest e quella rosa sulla stessa linea verso Sud appena al di fuori dell'aiuola, praticamente attaccata all'Acanto (era più divertente scrivere accanto all'Acanto, ma ho evitato),  hanno lo stesso colore e lucidità delle foglie, il risultato mi soddisfa molto, in quanto c'è un'ottima continuità visiva tra le tre piante, l'Astilbe rosa e l'Acanto grazie alle foglie cromaticamente identiche si rafforzano a vicenda e con l'Astilbe dal fiore chiaro all'interno dell'aiuola essendo ad un livello del terreno un poco più alto, prosegue la percezione visiva dando appunto continuità e riempimento degli spazi pur non essendo troppo vicine.

25 aprile 2022

Ogni maledetta primavera

 Ogni anno, in primavera, mi ritrovo a fare una marea di lavori in giardino ed in casa, che non mi danno alcuna soddisfazione nel raccontarli sul blog. Poi mi ritrovo a fare un post riepilogativo che mi soddisfa ancora meno.

Uno dei più importanti lavori, vista l'età della pianta, è aver spostato, sradicandolo, un grosso Ligustro che era attaccato alla Rosa nell'aiuola perimetrale a Sud e lo ho spostato tra il microorto e l'aiuola perimetrale Ovest, nell'interrarlo ho rotto una delle tre grosse radici, mi auguro che basti alla pianta per resistere e riprendersi.

Penso di aver fatto un buon lavoro con la messa a dimora delle Fuchsie, ne ho comprate due in due tempi differenti, la prima poichè era da tempo che volevo avere una Fuchsia, la seconda perchè la prima non era della specie magellanica, la mia preferita. Mettendole a dimora, nelle buche che ho creato, ho fatto un miscuglio di aghi di Pino, bark e torba bionda per entrambe, interrandole senza rompere il pane radicale, l'unica pecca appena interrata la seconda, si sono abbassate le temperature, ma sembrano reggere bene.

Ho seminato più volte fiori qua e la, e come al solito nei giorni successivi nelle aree dove è avvenuta la semina ho piantato, aggiunto terra e rivoluzionato tutto, rendendo praticamente inutile il lavoro precedentemente svolto, adesso la curiosità sta nel vedere se nascerà qualcosa, ma soprattutto dove!

Tra gli acquisti floreali di quest'anno ho preso tre vasetti di Lobularia, il tanto bramato fiorellino bianco dal profumo di miele, ho rischiato di perderli quasi subito nei primi due giorni di vero sole caldo, nonostante fossimo ancora ad Aprile, era già riuscito a seccarle tutte.
Così è nata l'esigenza di piantarle a dimora, ma dove?
Visto il portamento ricadente avevo pensato  in una cassetta appesa da qualche parte , ma avevo paura che con il caldo estivo, se avessi mancato un'innaffiatura, si sarebbero seccate all'istante.
Erano ben posizionate nel perimetro esterno dell'aiuola circolare a Nord, così le ho svasate e presentate nello stesso punto, però all'interno dell'aiuola, ma non stavano altrettanto bene, così ho deciso di rimetterle attaccate all'esterno del perimetro e creare un'ulteriore bordura in pietra per contenerle, il risultato mi soddisfa molto, rompendo visivamente anche la rigidità netta del perimetro circolare dell'aiuola.

Il 9 Aprile, per la prima volta seguendo la Luna, ho seminato le due tipologie di zucche che avevo messo via direttamente estraendole dalla polpa, una Mantovana acquistata a San Giacomo di Roburent, e l'altra penso sia del tipo Delica, sei semi in tutto, cinque dei quali spuntati quasi subito.

Un sacco di piccoli Pittosforo nati spontaneamente in giardino e trasferiti in vaso, stessa sorte per due o tre Eleagno.

In casa ho travasato la Begonia maculata, ho approfittato del movimento per potare anche il lungo e vigoroso fusto, dividendolo in più pezzi e mettendoli a radicare in acqua, quattro di questi li ho interrati a dimora in vari punti del giardino con esposizione al Sole differenti, uno nell'aiuola perimetrale a Nord (mezz'ombra), un altro nell'aiuola circolare Nord (mezz'ombra), e due sotto il Pitosforo nell'aiuola perimetrale Ovest (ombra).

Questo è quanto ricordo aver fatto, in realtà ci sono altre centomila cose che non ho scritto, da quelle meno importanti a quelle più importanti, però non interessanti ai fini della cronaca, sicuramente comunque utili alla realizzazione del giardino.

22 marzo 2022

Philodendron “imperial red”

Ieri sono arrivato al vivaio con estremo ritardo a sette minuti dalla chiusura, ma colpo di fortuna in quei pochi minuti, ho trovato inspiegabilmente ad un prezzo veramente basso un bel Philodendron "Imperial red", evviva!

06 marzo 2022

Camelia

 Venerdì ho comprato una piccola Camelia, che Domenica ho interrato nella aiuola perimetrale a Nord.

Prima di interrarla sono andato ai giardini pubblici a raccogliere una bella sacchettata di aghi di Pino per poterli mescolare successivamente  a torba, agriperlite e corteccia di Pino da immettere nella buca creata a dimora e creare un terreno il più adatto possibile alla nuova acidofila, ho finito coprendo tutto fino al colletto con terra di risulta.

01 marzo 2022

Monstera 2.0

 Ebbene da ieri sera ho nuovamente una talea di Monstera deliciosa, sono piuttosto ottimista che possa attecchire, poichè il taglio per reciderla era già stato fatto in buona parte precedentemente, risultando già cicatrizzato su tre quarti della superficie, e avendo a disposizione tre radici aeree piuttosto importanti, mi piacerebbe credere che sia la talea giusta.

Anzichè immergerla in acqua e rischiare di farla marcire nuovamente, ho versato in un portavaso due litri d'acqua, rovesciato successivamente argilla espansa fino a poco oltre il livello dell'acqua, posizionato la talea e colmato nuovamente con argilla espansa, in teoria dovrebbe riuscire essendo ossigenato e umido senza parti a mollo.

Mai come da oggi non mi resta che...aspettare&sperare!


21 febbraio 2022

Barlume primaverile (con presa di coscienza)

 Come al solito nelle prime giornate invernali un pò più tiepide, l'ottimismo di essere alle porte della primavera viene spontaneo e in maniera del tutto naturale, come già capitato negli altri anni, ho iniziato a fare progetti e pulizia per intraprendere la nuova stagione.

Vedendo le condizioni del giardino, quasi immutate dal mio insediamento, ho raccolto il solito coraggio e ho dovuto rivedere le mie convinzioni nell'assecondare la spontaneità della natura e prendere alcune decisioni per me non facili.

La prima è stata dare più luce al giardino, eliminando una branca importante del Nespolo posto a Sud-Ovest,  l'avevo individuata già da tempo, ma non volendo venir meno alla mia teoria nel lasciar fare a Madre Natura il proprio processo naturale, ho fatto subire al giardino ore in meno di sole per tutto questo tempo.

Un'altra decisione presa contro il mio volere originale è stata la potatura drastica della Rosa posta nell'aiuola circolare a Nord. Vedendo i nuovi getti alla base, mi hanno dato il coraggio di eliminare totalmente la parte altissima e legnosa, (parliamo di tronchi di legno durissimo alti dai due ai sei metri con un diametro di sei-sette centimetri!!!).
Successivamente sono intervenuto anche sulle altre Rose, ma con potature più leggere.
Il risultato finale è aver prodotto una marea di talee e senza sacrificarne nemmeno una le ho tutte piantate  nella solita aiuola circolare a Nord e solo alcune qua e là.
Anche con la potatura del Nespolo ho ricavato talee di Rosa, quella sarmentosa del vicino Ovest, che addirittura per quanto vigorosa e invadente, mi ha consentito di evitare la gravosa caduta del grosso ramo tagliato al Nespolo sul quale è arrampicata, trattenendolo a mezz'aria e dandomi la possibilità di poterlo alleggerire e ridurre di dimensioni per smaltirlo.

Intorno alla Rosa posta nell'aiuola perimertrale a Nord, ho sradicato gli Hibiscus che le toglievano luce e li ho ripiantati, i più piccoli in vaso, gli altri nel microorto di cui però ho dovuto modificarne il substrato, che essendo unicamente compost creato da me, c'è troppa percentuale di fondi di caffè e poca torba, con il risultato che è eccessivamente impermeabile e secco, anche dopo piogge abbondanti l'acqua non penetra nel terreno lasciando la terra secca e priva di umidità.

A Luglio saranno tre anni che abitiamo in questa casa, e praticamente è la scadenza che mi ero prefissato per fare il punto della situazione e vedere i risultati del cambiamento del giardino da quando lo gestisco io.
Che dire...veramente non lo so!
Mi vengono differenti stati d'animo ogni volta che metto piede in giardino dai sensi di colpa con e senza alibi, ogni tanto alcune soddisfazioni, fino ad arrivare alla rassegnazione.
Come alibi posso affermare che sono stati due anni particolari, che mi hanno visto dover star fermo  obbligatoriamente, la posizione del giardino con poche ore di sole e quelle poche le peggiori e più calde, la siccità estiva su un terreno vecchio, compatto e povero, cui è concausa della lenta ripresa vegetativa in generale, e non ultima la posizione errata di molte piante, che piano piano sto spostando  una alla volta, solo quando realizzo che non vi è null'altro da fare che sradicarle e trasferirle in una posizione più adeguata.
I sensi di colpa senza alibi sono sapere dentro me che avrei potuto fare di più, a partire dal procrastinare di meno, al non attuare scelte drastiche che ad oggi non riesco ancora a fare, sacrificando piante scomode, invadenti, e di continua nuova nascita.
Le soddisfazioni sono nel sapere della riuscita di tutte quelle piccole talee, di tutti i trapianti fatti al limite dell'impossibile, dei trasferimenti in vaso di tutte quelle piante nate spontaneamente che testardamente continuo a non eliminare, anche se invisibili guardando il giardino, io so che un po' qua e un po' là sono sparsi i miei numerosi e piccoli successi vegetali, che seppur lenti nel crescere prima o poi si faranno vedere.

Probabilmente non sarà mai un giardino da togliere il fiato dallo stupore e dalla bellezza a chi lo visiterà, ma nel suo modo arruffato e naturale al buon osservatore farà sorprese disattese.



17 febbraio 2022

Rosellina semplice semplice

 Ieri sera sono stato omaggiato di una talea lunga circa 40cm, recisa da una rosellina molto cespugliosa e spinosa che fa un fiore estremamente semplice tipo Rosa canina, ma di un rosso intenso e scarlatto.

Ho diviso il rametto in due e li ho piantati direttamente nella solita aiuola circolare a Nord del giardino tempestata di talee di rosa. 

Come al solito non mi resta che aspettare&sperare! e nel frattempo nell'attesa che attecchiscano cercherò di scoprire a quale Rosa appartengano. 

17 gennaio 2022

Nuovi Iris

 Durante una passeggiata a Pieve Alta, da un'aiuola traboccante rizomi di Iris, ne ho acquisiti due piccini,  li ho portati a casa e trapiantati nell'aiuola circolare a Sud dove è collocato il Fico, precisamente a Nord del perimetro interno.

Come souvenir dalla suddetta passeggiata, ho portato a casa anche un rametto di Vite, uno di Rosa e uno di Ficus elastica, i primi due li ho divisi in tre e piantati ciascuno in un vasetto di terra all'esterno in giardino, la terza talea l'ho messa in  acqua in casa anche se sicuramente la stagione non è la più appropriata,  confido comunque nel fatto che la pianta madre è a tutti gli effetti autoctona  in un clima mite che non risente delle temperature invernali, infatti rigogliosa e con molte foglie nuove in fase di sviluppo.

19 novembre 2021

La sindrome dello scoiattolo

 Ho sempre affermato che la mia passione per le piante ha origine, o ne è derivata, dai fallimenti avuti creando bonsai per hobby.
Ero pressappoco dodicenne, e a ripensarci oggi forse, le piante  mi abbandonavano non  per mia  inesperienza, ma per lo stress che procuravo loro poichè condensavo le tecniche e le cure che si sarebbero dovute evolvere nei decenni, nell'arco di pochi mesi, su talee e giovani piantine nate dai semi che interravo.
In realtà la genesi di tale passione devo ricercarla ancora prima, o per meglio dire più a fondo, dentro me, sono quasi certo si tratti di genetica. Il "seme" di cui sono erede, discende da mia nonna paterna e considerato il suo nome, potrebbe essere ulteriormente congenito e risalire ai suoi genitori, i miei bisnonni,  che probabilmente anche loro influenzati da passione botanica le hanno dato il nome.

Per capire la potenza del gene ereditato, basti sapere che nonna Rosa, era la nonna che purtroppo si andava a trovare solo la domenica, dunque non ho mai avuto una frequentazione o convivenza assidua da assimilarne gesti e passioni, che io mi ricordi non abbiamo mai parlato di piante o fiori, quando si andava alla casa in campagna, lei spariva tra le fasce e le aiuole del giardino con le cesoie in mano, mentre io stavo in garage a giocare con sgorbie e ciocchi di legno, dunque non si può nemmeno parlare di una assimilazione per imprinting, no, è sicuramente una questione di geni e a confermarlo è mio zio, suo figlio, anche lui porta dentro se questa sfrenata passione per le piante,  e riferita a mia nonna Rosa è sua l'affermazione che mi ha sempre divertito e trovato concorde, "se lei avesse piantato la gamba di un tavolo avrebbe attecchito e germogliato entro breve".

Questa premessa mi occorre per giustificare la mia mania nella continua ricerca e nell'osservare piante in generale, l'intenzione principale è quasi sempre di propagarle tutte e conseguentemente la sfida nel riuscire ad "ammaestrarle" facendole crescere in vaso nell'appartamento,  o da quando ho il giardino ambientarle e trovare loro la giusta collocazione con il microclima più adatto.
Questo fa si che io giri ovunque, in macchina o a piedi, guardandomi intorno alla ricerca di piante che attirino maggiormente la mia attenzione per  prelevare talee o  semi da avere, quando succede in macchina e sono con la mia fidanzata,  pensa che io mi giri a guardare il bel culo di qualche ragazza che transita sul marciapiede, ma purtroppo non è così, magari sono semplicemente attirato dalla bionda chioma autunnale di un Liquidambar orientalis. Ciò nonostante, non sono interessato alla scienza botanica della pianta, non sono fissato con la nomenclatura, la classificazione e la parte scientifica, anzi forse è la parte che più mi annoia, ovvio mi farebbe piacere poter riconoscere una pianta e darle il nome corretto, solitamente i nomi latini per me sono difficilissimi da ricordare, dunque mi accontento del nome popolare, anche se non è così facile venirne a conoscenza, soprattutto con l'aiuto di internet, poichè ci sono troppe informazioni errate e nomi non corrispondenti alle foto.

Mi rendo conto che questa passione/fissazione mi porta ad essere un accumulatore compulsivo di semi, mi definisco affetto da sindrome da scoiattolo, archivio semi in continuazione e in tutte le stagioni, spesso non ho nemmeno più voglia di seminarli, poichè non ricordo a quale pianta appartengano o non è la stagione giusta o semplicemente non sono nel mood giusto per farlo, ma ciò nonostante se trovo semi li raccolgo e li porto a casa! (anche in questo momento che sto scrivendo, in tasca ho 4 semi di Gingko biloba!), continuo a tenere piccole scatolette o contenitori tascabili da portarmi in giro per racchiudere i semi che trovo in giro, ma immancabilmente nel momento che occorrerebbero ne sono sprovvisto e devo sempre arrangiarmi con qualche incartamento di fortuna, (i suddetti semi di Gingko biloba infatti li ho in tasca avvolti in un fazzoletto di carta!).


08 novembre 2021

Busillis: le semine!

 Cocciuto come sempre, ieri mi sono dedicato alle semine, ovviamente andando contro ogni testo botanico o usanza contadina, perchè credo più alla natura con il suo decorso, appunto ......naturale.
La mia teoria è piuttosto semplice: molte piante rilasciano i propri semi ciclicamente, ovviamente per riprodursi, in mesi non tipicamente prossimi alla ripresa vegetativa, perchè allora io dovrei attendere la primavera per farlo?

A portare a galla la mia ribellione eversiva nel seguire un calendario per le semine, sono stati i semi che vengono rilasciati in questi ultimi due mesi dalle piante stesse, come esempio mi riferisco all'Acanto, al Ricino, alle Rose, al Ginkgo biloba, e all'Iris che sono piante a me di facile reperibilità e che nel periodo tra Settembre e queste settimane, rilasciano le proprie semenze ognuna a proprio modo.
Se i semi di Ricino e dell'Acanto in natura vengono rilasciati tra Agosto e Settembre, perchè devo attendere Marzo per seminarli, se i cinorridi delle Rose si stanno aprendo adesso perchè dovrei stratificarli per vernizzarli e attendere Febbraio per interrarli, se devo aspettare fino ad all'ora e il seme deve percepire l'inverno per iniziare lo sviluppo, tanto vale seminarlo adesso e fargli passare realmente l'inverno all'esterno.

Giusto per togliermi il piacere di fare questi lavoretti rilassanti domenicali, sotto una leggera pioggerellina sferzata da un forte vento rafficato che ovviamente mi ha fatto volare il terriccio ovunque e cadere i semi dal piano di lavoro preventivamente posti con cura,  ho accelerato le operazioni di semina mettendo a caso i semi nelle cellette della seminiera, così ad oggi sono già consapevole che non avrò idea  quali saranno quelli che germineranno e quali no.

28 ottobre 2021

Ruscus aculeatus

L'angolo formato dall'aiuola perimetrale a Sud con quella posta ad Est, è uno dei punti più bui del giardino  sia per quanto riguarda la vicinanza dei palazzi attorno, sia per la vegetazione presente composta da un grosso ombrello di Pittosforo, due Aranci amari e un Alloro e propio sotto quest'ultimo, ancora più al buio, vivacchiava uno striminzito e moribondo Pungitopo che in questi due anni  non ho mai capito fosse vivo o morto.
Settembre scorso senza troppi scrupoli lo ho sradicato ed interrato esattamente nella parte opposta, sempre nella aiuola perimetrale a Sud, ma questa volta nell'angolo ad Ovest, proprio sotto la grande Palma che alta com'è non da sicuramente problemi di luce.
Potata ed interrata la pianta ho lasciato solo l'esile ramo principale, glabro e all'apparenza secco, ebbene a distanza di poco più di un mese, finalmente la pianta ha dato cenno di vita dando alla luce un decina di piccole e verdissime foglioline.

Prima di cantare vittoria non voglio dare nulla per scontato perchè l'esperienza mi ha insegnato che occorre un pò di tempo prima che una pianta si stabilizzi del tutto e non dia brutte sorprese, ma inutile nascondere che sono molto felice della mia intuizione nel trovare la posizione giusta  per la pianta e conseguentemente del risultato ottenuto.

25 ottobre 2021

Dopo il Limone la Lantana

 Proprio così, ho spostato anche la Lantana, che di fatto era vicina vicina al Limone che ho trasferito il Febbraio scorso (n.d.r.: nel frattempo non ha dato ancora segni di vita, tantomeno di morte. è statico con tre foglie).

Tornando alla Lantana, a farmi decidere che era il momento giusto per spostarla è stato che in questi due anni non la avevo mai vista così viva, non posso dire vigorosa perchè  appunto era insieme al Limone in uno dei punti meno soleggiati del giardino, ma vederla con diverse foglie e rami nuovi mi ha ispirato lo spostamento, così ho saggiato quanto fosse radicata nel terreno e con mio stupore non lo era profondamente tanto che è venuta via quasi del tutto a mani nude, solo con l'ultima radice ho dovuto leggermente scavare.
Trasferita nella aiuola perimetrale a Sud, proprio vicino a dove ho messo il Limone, lo ho potato per accorciare i lunghi rami glabri ed eliminare i rami nuovi verdi che non avrebbero retto il trauma.

Aggiornamento (due giorni dopo): in questi ultimi due giorni le temperature si sono abbassate drasticamente con l'aiuto di un forte vento che tende a non cessare, l'aspetto della pianta non è dei migliori, tutte le foglie sono flosce.

Da oggi più che mai Aspettare&Sperare!

Aggiornamento (Gennaio 2022):  è ancora totalmente glabra, ma ci sono un sacco di gemme verde brillante sulla maggior parte dei rami. Non canto ancora vittoria, ma faccio i preparativi!




23 settembre 2021

Figlia di una Dieffenbachia!

La Dieffenbachia amoena che ho in casa è sempre più bella e rigogliosa, ma nonostante stia attaccata allo stipite della finestra posta a Sud, dunque la più luminosa, non si accontenta e si contorce vistosamente pur di stare in fronte al sole, a discapito di una piccola branca, della pianta stessa, che lasciata in ombra è rimasta molto bassa, esile e gracile. 
Ho intuito  che la pianta madre avesse deciso di poter fare a meno della piccola, colpevole di portarle via sostanza che le sarebbe servita per proseguire la sua crescita verso l'alto con nuove foglie già esposte al pieno sole, così questa primavera ho preso coraggio e ho dato un taglio netto alla quasi  moribonda branca e diventata talea l'ho inserita in una bottiglia con poco più di due dita d'acqua. 

Il risultato è stato grandioso fin da subito, la talea si è rinvigorita nell'arco di pochissimi giorni e altrettanto velocemente ha emesso radici, poi per una serie di vicissitudini solo Lunedì scorso sono riuscito ad interrarla in un vaso adeguatamente proporzionato. 
Dopo averla interrata, come per tutte le talee radicate in acqua, sono in apprensione, poichè il passaggio da acqua a terra non sempre è scontato che riesca, ma è anche vero che la pianta è decisamente vigorosa, così come al solito non mi resta che "aspettare & sperare".

Per il momento è nella semiombra in giardino, ma durante la  notte le temperature si stanno abbassando, la porterò in casa e dovrò trovarle una collocazione altrettanto luminosa come quella in cui si è sistemata autonomamente la madre.


16 settembre 2021

Vegetiamo.it

Finalmente da ieri sono riuscito a ri-accapparrarmi il dominio www.vegetiamo.it!

Inizialmente realizzato su piattaforme di spazio web gratuito, in versione animata  con Macromedia Flash4, il sito nasce a fine anni '90 con l'intenzione di diventare un portale e un punto di riferimento enciclopedico del mondo vegetale, raccogliendo schede botaniche e  tecniche, con consigli di coltivazione, in appartamento e giardino, per il maggior numero di piante possibile. 
Invece gli unici contenuti consultabili e realizzati sono stati i lavori generici da fare mensilmente, e un'altra pagina su  come combattere i parassiti con rimedi naturali, inoltre la possibilità di un sottofondo musicale grazie al link per aprire Windows mediaplayer sintonizzato sulla radio in cui lavoravo all'epoca.
Pensando che la versione animata del sito fosse più complicata da aggiornare di volta in volta, nel 2000 decido di trasformarlo in versione .html  e nel 2002 acquisto il dominio con il suo hosting, iniziando ufficialmente la vita di Vegetiamo.it. Mantenendo la grafica originale di ogni elemento della versione animata, con le solite uniche pagine funzionanti descritte sopra e aggiungendo le novità di una pagina con la mappa climatica,  i banner dei siti e portali più importanti che recensivano Vegetiamo,  l'aggiunta di un Guestbook molto carino per chi avesse voluto lasciare traccia della propria visita,  e per concludere la "temporanea" dicitura in homepage:


Benvenuto/a il sito e' in costruzione.

Link attivi: Melamese, Lombrico, Melamail, Margherita.

Ci scusiamo per il disagio.

Torna a trovarci. 


E così è rimasto per diciannove anni!



Così nel 2019 ho deciso di abbandonare il possesso del dominio e dello spazio di archiviazione illimitato, che per diciassette anni ho pagato inutilmente. 
Finalmente ero riuscito a chiudere definitivamente un progetto mai decollato, anche se ne ero affezionato e compiaciuto sia dal nome, sia dal logo, che dalla grafica pensata e realizzata interamente da me, però nel frattempo mi sarei accontentato e consolato con il blog che usava buona parte della grafica del sito originale, che avevo aperto in parallelo nel 2015 nello spazio gratuito di Blogger,  con lo scopo di usarlo come blocknotes per annotarmi date e lavori eseguiti sulle mie piante in casa.

A tutti gli effetti è stato un distacco quasi del tutto senza pentimenti e soprattutto senza troppo rammarico, fino a quando però nel 2020, qualcuno ha acquisito Vegetiamo.it per vendere scarpe online!!!
Questa cosa l'ho patita come uno sfregio, era un contenuto senza alcuna attinenza, non fregava a nessuno realmente del nome del dominio e  del suo ipotetico potenziale non solo nel mondo vegetale come  auspicavo, mi sarei anche accontentato fosse stato preso da quella azienda di surgelati che sono certo abbia dato il nome alla loro linea vegetariana, in quanto ispirata nell'aver visitato Vegetiamo.it, invece nulla di tutto questo, penso che il sito di vendita di scarpe fosse solo un redirect giusto per non tenere il sito vuoto e avere una possibilità in più di vendita, e che l'intento principale fosse di lucrare sul dominio acquisito a prezzo base e la possibilità di rivenderlo qualora qualcuno ne avesse chiesto il riscatto.
Così è nata in me questa voglia di rivalsa nei confronti della mia creatura e ovviamente  la volontà di tornare in possesso di Vegetiamo.it e ridargli la sua identità, ho dovuto attendere pazientemente molto tempo anche dopo che il dominio non è stato rinnovato dai lucratori, ma alla  fine eccoci qui, ci sono riuscito e non solo a riacquisire il dominio, ma anche a dargli finalmente un senso, facendo anch'io un redirect,  però al mio blog che è stato l'unico "ramo" di Vegetiamo ad essere aggiornato periodicamente, cosí finalmente dopo tanti anni su Vegetiamo.it  si possono trovare nuovi contenuti, che per quanto poco possano interessare a qualcuno, sono testimoniate le mie esperienze, la mia vita in prima linea nel mondo vegetale. 
Sono decisamente contento per questa piccola avventura che riprende a vivere con un futuro più..."roseo"!




04 agosto 2021

Veloce e piccolo aggiornamento

 Dopo tanto lamentarmi sul fatto che non nasce nulla di ciò che semino, dimentico di annotare le nascite importanti riuscite in questo anno dal clima un po' particolare che ha ritardato un po' tutto, fino a tarda primavera 2021, stravolgendo i tempi di crescita e anticipando le fioriture:

Le castagne che avevo accuratamente seminato in vaso, quando le ho viste quasi marcite le ho buttate nell'aiuola della Rosa a Nord, una delle quali è rimbalzata in un vasetto vicino. 
Il risultato è che sono nate tre piante di castagno, una  casualmente in vasetto e due nell'aiuola di cui una sono riuscito a sradicarla e, per via delle lunghe radici, la ho rinvasata in una bottiglia di plastica da un litro e mezzo ed interrata nello stesso punto dove è nata.

Un po' allo stesso modo anche le Roverelle (Quercus pubescens) seminate, non ricordo quando,  mi hanno fatto credere al peggio vedendo le ghiande quasi da buttare, ma un po' per esperienza e un po' per scaramanzia,  ho lasciato tutto li facendo finta di dimenticarmene, l'attesa mi ha premiato.

Come per le semine sopra elencate a distanza di quasi un anno, sono arrivati anche tre o quattro Gingko biloba, bellissimi così piccoli, già con le loro inconfondibili  foglie, stesso dicasi per alcune Magnolia sempreverde (Magnolia grandiflora), finalmente qualcosa è spuntato. 

Adesso in questi giorni di enorme calura e siccità sono preoccupato per i giorni in cui sarò assente, con le piante così giovani ho dei dubbi che possano resistere due settimane senza acqua, vediamo se il destino vorrà che l'agonia a cui andranno incontro sarà interrotta da una bella ed idratante pioggia.


02 luglio 2021

In vena di paragoni

Ogni volta che passo davanti ad un fioraio o un negozio di piante rimango sempre stupito per la quantità di colori e forme dei fiori, ma non è uno stupore positivo, anzi, spesso rimango basito dall'esagerazione di tinte e sagome che hanno la maggior parte delle cultivar. Colori chiassosi e forme pacchiane, a mio avviso ormai del tutto poco naturale, è come comparare la semplice eleganza nel portamento e nel gusto di  Audrey Hepburn con l'esplosiva voglia di esagerazione di una sofisticata e coloratissima Drag-queen.

Partendo dal fatto che tutte le piante sono belle, dobbiamo essere noi ad educarci e saper cogliere lo splendore di ogni singola pianta, proprio come succede con le donne. Alcune sono belle alla perfezione, una bellezza oggettiva del tutto impeccabile, riconosciuta da chiunque, ma che non a tutti suscita emozioni, invece, quelle affascinanti sono più attraenti che esteticamente perfette, l'imperfezione e a volte addirittura il difetto, accentuano l'estetica, oppure avviene il contrario, il fascino è talmente potente da fagocitare l'inestetismo, fino ad arrivare a quelle con ancora più carattere, che della loro "anomalia" ne fanno un marchio di fabbrica. Lascio a libero intendimento del lettore se io mi stessi riferendo alle piante o alle donne.

Ampliando la mia conoscenza botanica delle piante, quotidianamente in evoluzione, e complice l'avere un giardino inselvatichito dagli anni di abbandono, automaticamente ho esteso il gusto e l'apprezzamento di una enorme quantità di piante reputate, per i  più estranei al mondo vegetale, insignificanti e calpestabili. Così ho incominciato ad ammirare piante per la loro forma, per la loro vigoria, per l'intraprendenza, la morfologia, la velocità di sviluppo, l'immortalità, l'adattamento, il colore, il profumo o l'odore, insomma una tale quantità di piante che non avevo mai preso in considerazione, tutte associate da un unico e magnifico comune denominatore, la esuberante voglia di vita tanto da essere reputate per i più, selvatiche ed invasive. In realtà non avrei mai immaginato quanto è illuminante passare vicino ad una aiuola pubblica e fermarsi ad ammirare una particolare pianta nata spontanea  in mezzo a tante altre, oppure prelevare semi da un ciuffetto vegetale che ha sfondato l'asfalto lungo la strada, nell'indifferenza dei passanti che piuttosto guardano con sospetto me chino sulla pianta, anzichè fermarsi e cercare di capire la bellezza del soggetto che ha attratto la mia attenzione. [-quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito-]


30 maggio 2021

Un sacco di lavoretti soddisfacenti

 Contrariamente alle mie domeniche di totale rilassamento e poltrona, complice una temperatura gradevole  in giardino fin dal mattino, sono riuscito a fare tutti i lavoretti che avevo in mente e di cui alcuni ne procrastinavo l'esecuzione.

Così finalmente ho interrato in vaso i due Avocado, ma soprattutto ho riseminato tutte le bustine acquistate da Orto_strabilia, che come per tutte le altre precedenti semine nel mio giardino non hanno dato risultati, quasi sìcuramente per la mancanza della combinazione temperatura/sole/umidità. Alle semine ho aggiunto i pomodori  cuore di bue di Ruta di Camogli.

Nel frattempo alla velocità della luce, le talee di Coleus messe a radicare in acqua la settimana scorsa hanno radicato quasi tutte, così le ho già invasate in modo da andarle a riposizionare sulla scrivania dove erano le precedenti piante madri.

23 maggio 2021

Coleus

Ho preso la decisione di interrare i Coleus nelle gobbe d'Ercole in giardino, ma per garantirmi la continuità anche nei prossimi anni, oggi ne ho fatto talee da radicare in acqua e subito dopo ho messo le piante a dimora.

02 maggio 2021

Orto 2.0

 Lo ho già detto più volte, fortunatamente non vivo con ciò che coltivo, ad oggi non sono ancora riuscito a mangiare nulla di ciò che ho seminato, eccezion fatta per le varie frittate di ortica che nasce spontanea ovunque (l'ortica non le frittate!).

Presa la decisione di tirare fuori il finocchio più bello dall'orto rotondo, la delusione è stata enorme, attaccato al bellissimo ciuffo una sola unica radice lunga e sottile, praticamente i semi acquistati per uso alimentare non valgono assolutamente a nulla in nessun caso, se mangiati hanno un gusto fortissimo quasi ammoniacale, se seminati ottimo è l'attecchimento,  ma probabilmente sono di una varietà non adatta per ottenere il grumulo del finocchio. 

Il lato positivo di questa esperienza è che mi ha spronato a liberare interamente l'orto, nonostante le semine fatte poco tempo fa e alcuni timidi germoglietti, ho preferito azzerare tutto in modo da poter organizzare semine e trapianti in maniera più ordinata e ragionata che sicuramente mi farà sfruttare meglio il poco spazio disponibile.

Così ho trapiantato quelle poche biete spuntate dalle semine precedenti, ho recuperato pochi germogli di ravanelli, seminato direttamente biete e ravanelli, rucola selvativa e coltivata, insalatina tenera, tre fagioli borlotti e tre semi di zucca.


15 aprile 2021

Grespignolo


Alla fine ho ceduto! 
Erano settimane che vedevo questa pianta spontanea, sparsa negli anfratti dei bordi delle aiuole cittadine o negli interspazi del lastricato stradale, con queste belle foglie e i numerosi fiori gialli simili a tutte quelle specie somiglianti al Tarassaco, ma con i fusti a mio parere più eleganti ed estetici, così ieri ne ho sradicato quattro esemplari, e trapiantati tra il bordo del prato del giardino e l'aiuola del ciliegio.

Pianta spontanea e selvatica Lapsana communis L., comunemente chiamata Grespignolo.

09 aprile 2021

Sfruttare un'estenuante attesa


L'altro giorno ho dovuto aspettare il mio turno avendo  un centinaio di persone in altrettanta attesa prima di me, fortunatamente la coda era all'aperto, e una volta provvisto di numero, ho potuto sentirmi libero di girovagare nei dintorni e tornare a fare capolino ogni tanto per sentire a quale numero fossero arrivati.

La zona era piacevole, vicino al molo con tutti gli yacht attraccati e una magnifica mattinata soleggiata invitava a non stare fermi in coda, così passeggiando senza meta ho aggirato la parte pulita e curata, d'obbligo per l'aristocratico contesto, però come spesso accade il retro lasciava piuttosto a desiderare, ma la minor manutenzione e pulizia sono state proverbiali facendo si che incontrassi diverse piante spontanee scaturite dall'asfalto o alla base degli edifici, tra queste a catturare la mia attenzione è stata una piccola minuta piantina dagli steli talmente abbronzati dal sole da essere rossi, piccole foglie pennatosette la maggior parte arrossate anch'esse, e piccolissimi fiori fucsia. 

Così ho scoperto il 
Geranium purpureum Vill. o più facilmente il Geranio purpureo appunto dal colore dei suoi fusti. Per fortuna aveva già diversi semi da prelevare, anche se non ancora perfettamente maturi, ho preso quelli più promettenti, ma probabilmente, tra qualche giorno tornerò a prendere gli altri maturati.


Ieri ho seminato i suddetti semi in vasetto, adesso vediamo se come al solito, le piante che riescono a spuntare dall'asfalto o nascere senza il minimo di terra in posti del tutto improbabili, quando vengono coccolate e curate abortiscono spontaneamente o se si degnano di affacciarsi al mondo.
Mi piacerebbe poi trasferirle oppure seminare i nuovi semi nelle parti secche e pietrose del giardino e lungo la canalina di scolo delle acque piovane.


29 marzo 2021

Come gocce nel mare.

Oggi ho aggiunto cinque esemplari di Anemone nemorosa o più facilmente Anemone dei boschi e affascinato dalle foglie effetto "fotografia mossa", sei o sette esemplari di Erythronium dens-canis più semplicemente nominato Dente di cane, due generi boschivi talmente piccoli, che nel giardino, per quanto di modeste dimensioni, rischiano di risultare invisibili, così  ho reputato sensato piantarli nella aiuola perimetrale a Ovest sotto l'albero del Pitosforo, sia per habitat che per facilità nell'individuarli poichè c'è ben poca vegetazione sotto l'albero. 

Nell'aiuola perimetrale a Nord, ho piantato quattro Narcisi di cui ho eliminato il fiore per facilitarne l'attecchimento.

Ho ampliato la gamma delle Euphorbia sulla gobba d'Ercole, nell'ignoranza e basandomi attraverso la confusione disinformativa  di internet, penso di aver aggiunto la E. helioscopia e la E. cyparissias, anche se me ne sono già pentito, dal momento che ho interrotto la fitta uniformità delle leggere e vaporose chiome dell'E. peplus che davano un ottimo effetto visivo. 

26 marzo 2021

Christia obcordata II

 Ohhhhh oggi si sono affacciate al mondo, due Christia obcordata delle quattro seminate in vaso, Ohhhhh! 


Aggionamento del 26.03.2021:

E' caduto il vaso, ovviamente atterrando a faccia in giù! E' rimasto un solo germoglio, vediamo se se la cava.


Aggiornamento del. 03.04.2021:

Nulla da fare il germoglietto è trapassato, ho riseminato quattro nuovi semi nello stesso vaso. 

22 marzo 2021

Un semino trallalà, due semini trallalà, tre sem...

Giornata dedicata alle semine, finalmente in stagione, nel periodo giusto, anche se sono convinto che per il mio giardino occorra il sole più alto per garantire più ore soleggiate, ad ogni modo questi semi hanno più possibilità rispetto quelli seminati precedentemente.

Ottima esperienza di acquisto su IG con Orto Strabilia, che propone semi desueti o addirittura antichi, con ottimo packaging sul quale c'è anche un pò di storia del seme acquistato, e nella consegna arrivata alla velocità della luce, un omaggio e una sorpresa! Che volere di più?

In seminiera:

  • Okra perkins
  • Melone mini regina Anna
  • Pomodoro giallo pera
  • Pomodoro rosso ribes
  • Pomodoro ciliegino (miei semi)
  • Cocomero luna e stelle
  • Peperoncino (miei semi)

Mettendo mano alle sementi, ho ritrovato vecchi semi di Cistus ladanifer e Borago officinalis che mi erano stati regalati dal mio amico Armando tornando dal Portogallo, visto il troppo tempo passato, che non ne garantisce la nascita, li ho sparsi per il giardino.
Preso dalla voglia di non vedere più terreno arso dal sole e dal tempo, ho fatto micro semine sparse per garantire verde e movimento con i semi misteriosi arrivati omaggio per posta e semi di senape.

Ho ripulito totalmente il micro-orto, azzerando tutto, in modo da ripartire bene ed ordinato, collocherò, una per angolo, le prime quattro piantine di pomodoro che spunteranno dalle semine di oggi, al centro ho risotterrato i gusci belli gonfi e  promettenti di tre arachidi che avevo piantato quest'inverno.

15 marzo 2021

Lavoricchiare

 Sta arrivando la primavera, con tutte le sue gemme che sbocciano e i primi fiori che si affacciano al mondo, ma ci sono anche i pollini con le loro allergie, e la spossatezza, primaverile appunto. Così attendo che la mattina passi e il sole scaldi la giornata per uscire in giardino. 

Per caricarmi della voglia di fare, attendo il tepore seduto in casa sulla poltrona a leggere Gardenia e dal momento che sono rimasto indietro con le letture dei numeri passati, vado rigorosamente in ordine cronologico, così succede che ciò che leggo è sempre fuori dal periodo in cui sto esistendo,  tanto per fare un esempio stamane ho letto il numero di Settembre 2017! Ma non è un problema, in realtà a parte prendere nota dei lavori mensili da fare in futuro, il mio giardino è ancora troppo indietro per prendere spunto e poter creare un'aiuola secondo consiglio della rivista, sono ancora nella fase di sradica la pianta spontanea e invasala o trapiantala da qualche altra parte.

Oggi è toccato alle Asparagine (Asparagus sprengeri), proprio quelle nate da seme a Marzo 2016 di cui ho preso nota qui sul blog, praticamente non c'era più terra all'interno del vaso solo un intricato ed impossibile groviglio di radici tuberose, che ho districato, aperto ed alleggerito eliminandone un parte e successivamente rinvasato le folte piante in vasi poco più grandi.

Vista la mancanza di spazio per seminare qualcosa di mia scelta, ho deciso di eliminare l'Ortica dall'aiuola perimetrale a Sud-Ovest, ho approfittato per ricavarne materiale per quella che dovrebbe essere stata l'ultima  frittata della stagione, così sradicando una ad una le piante, ho prelevato la parte aerea e successivamente,  i monconi radicati, li ho trapiantati sul perimetro esterno dell'aiuola centrale dove c'è il  Ciliegio.

Ho preso coraggio ed ho interrato, a bordo tra canalina e camminamento il Rosmarino nato dalla talea prelevata a  Sestri Levante la scorsa primavera. L'ho posizionato a creare una strettoia in modo che, quando sarà cresciuto, per passare ci si struscerà leggermente contro lasciando addosso il suo gradevole e fresco profumo.

In casa mi sono occupato di rinvasare due Pothos, (quelli sulla mensola in sala), ed invasare il più piccolo tra gli Avocado spuntati.

09 marzo 2021

Christia obcordata

 Finalmente sono arrivati i semi di Christia obcordata, mi sono premurato subito a seminarne quattro in vasetto e uno in giardino su una gobba d'Ercole.

Ovviamente etichetto il post con aspettare&sperare!

08 marzo 2021

Un tranquillo lunedì

 Malgrado la bella giornata ho fatto poco e nulla, giusto il minimo indispensabile, anzi, nemmeno quello, poichè ogni volta che giro lo sguardo in giardino c'è sempre da intervenire interrompendo quello che si era iniziato.

Se non altro sono riuscito ad interrare la piccola Peonia, acquistata in settimana, nella aiuola perimetrale a Nord e come al solito ad invasare nespoletti e palmette che spuntano fuori appena smuovi un po' di terra.

Ho preso la decisione di eliminare l'Ortica dall'orto rotondo, colpevole di essere troppo rigogliosa mettendo in ombra gli ortaggi seminati e piantati, tanto è vero sono tutti sottosviluppati anche per la  mancanza di sole che, con mia grande sorpresa, malgrado avessi posizionato l'orto nel punto più assolato del giardino, non ho contato che dal tardo autunno e per tutto l'inverno  il sole si abbassa oltre lo skyline degli edifici circostanti, lasciando l'orticello prendere al massimo due o tre ore di sole.

In seminiera ho riprovato con le Biete a costa colorata e ho messo anche i Ravanelli, aspettare è la costante del giardiniere e a questo punto anche dell'ortolano!

01 marzo 2021

L'erba del vicino...

Fortunatamente i miei vicini di giardino non hanno prato, poichè anche se non fosse curato risulterebbe comunque più verde, visto che nel mio la semina di Dichondra repens fatta l'autunno scorso, non è andata per nulla, complici le numerose ed intense  piogge che per tutto l'autunno e l'inverno hanno lavato via tutto il lavoro fatto.
Così ieri con dieci sacchi di terriccio già pronto specifico per prato, ho rifatto questi due metri quadrati capricciosi aggiungendo alla terra, letame e cornunghia e ho riseminato abbondantemente.

In aggiunta, contrariamente a quanto avevo programmato acquistando la giara per invasarci l'Asparagina, ci ho  trasferito la Schefflera che sicuramente ne aveva necessità dal momento che uscivano dal vaso una cinquantina di centimetri di radici, una volta completato il lavoro direi che la scelta sia stata azzeccatissima sia per proporzioni che per estetica.

Inoltre mi sono portato avanti con il progetto che ho in mente con la Parthenocissus tricuspidata, invasando in fila indiana in un unico vaso rettangolare, le quattro più promettenti tra alcune delle piantine che avevo isolato in singoli vasetti l'anno scorso, posizionando il vaso già a dimora sul bordo dell'aiuola perimetrale a Nord, in modo che con il tempo le piantine riescano ad arrampicarsi sul muro del sottoscala e sulla ringhiera del terrazzino.

24 febbraio 2021

Il tempo di scaldare la padella

 Mentre ho messo a scaldare la padella per cuocere la bistecca, nell'aiuola perimetrale a Nord ho vangato e arricchito con letame la terra, sradicato ed invasato i soliti Laurus nobilis e i soliti Trachycarpus fortunei nati spontaneamente da seme, con l'intento di piantare direttamente a dimora le due Dalie comprate lunedì scorso.

Ecco! con il senno di poi, le Dalie erano due, rosella e lipoma, una per confezione, c'era pure scritto sul cartoncino del contenitore! ma io vedendo i numerosi tuberi penduli ho smesso di ragionare, e ovviamente non avendo voglia di rientrare in casa per prendere le cesoie, ho strappato, anche in malo modo, uno ad uno i tuberi pendenti per ogni radice e ciascuno li ho interrati. L'unica accortezza vedendo le ferite inflitte alle radici, mi sono astenuto dall'innaffiare dopo averle interrate, ciò nonostante questa volta non c'è nemmeno da aspettare & sperare, se qualcuno crede nei miracoli lo terrò aggiornato! 

14 febbraio 2021

C'è da spostare un Limone.

 Ho preso coraggio e ho spostato il Limone!

Non so come ci sia finito un alberello di Limone nel luogo meno esposto del giardino, ma qualcuno ha piantato in uno dei punti più ombrosi, sotto il Nespolo giapponese nell'aiuola perimetrale a Ovest,  questa povera pianta che a forza di non prendere luce e sole ha sempre un aspetto malaticcio e spennacchiato.

La ho sradicata! E' venuta via facilmente, anche se solo dopo aver pulito il pane di terra argillosa, rimasta ancorata alle radici, ho visto che ho staccato un branca importante di radice, che ho prontamente curato con il mastice cicatrizzante (anche se poi ho interrato la pianta senza aspettare che asciugasse!)

Prendendo esempio dal vicino di giardino a Sud, che praticamente ha solo prosperosi limoni in vaso, ho deciso di inserire anche il mio in vaso, però essendo in plastica nera ed esponendolo a Sud, ho pensato che in estate con siccità e troppo calore possa far evaporare troppo presto l'acqua di annaffiatura, così ho preso la decisione di interrare il vaso dentro l'aiuola stessa.

Sempre preso da ottimismo primaverile, nonostante le temperature siano scese, ho anticipato la semina dei fiori, (Papaveri e fiori misti, tra cui i Cosmos!), spargendo i semi sulle gobbe d'Ercole, un po' sui bordi dei camminamenti e un altro po' nelle aiuole più sfigate.

In casa ho interrato in vaso le due talee radicate del Philodendron/Monstera di mia madre, che quasi quasi identificherei una volta per tutte come Rhaphidophora tetrasperma, ma non ci giurerei.


Aggiornamento del giorno dopo: 

  • il Limone non sembra aver gradito lo spostamento, tutte le foglie sulla pianta hanno un portamento floscio, per assurdo le foglie che ho staccato il giorno prima sono rimaste tali e quali verdi e turgide!
  • Là dove ho seminato i Papaveri e i fiori misti, ci sono tracce di zampette e beccate, mi sa che i merli sono intervenuti, mi resta solo sperare che defechino nel mio giardino per riuscire a veder spuntare qualche fiore questa primavera.

Aggiornamento di una settimana dopo:

Ho dovuto potare il Limone eliminando i rami sul quale c'erano quasi tutte le foglie, poichè non sembrava assolutamente in grado di farcela, ora come al solito bisogna aspettare e sperare.

24 gennaio 2021

Bel tempo fuori stagione.

 Dopo mesi di pioggia, qualche giorno di bel tempo mi inebria la mente e mi trasmigra, come già detto nei post precedenti, nella primavera inoltrata,  complici le varie fioriture che vedo in giro per la città e la ripresa vegetativa di molte piante. Peccato però che è Gennaio e fa realmente freddo, ma nonostante tutto, mi ostino a fare lavori primaverili andando contro ogni testo botanico e contro ogni conoscenza contadina di secolare pratica che invita a piccoli lavoretti di manutenzione dell'attrezzatura e timidi approcci di avvio ai lavori più importanti da farsi nei mesi successivi.

L'unico lavoro di azzeccata stagione è stato quello nel creare, tre o quattro settimane fa, dei cumuli intorno o adiacenti alle aiuole rotonde con il materiale avanzato dalla creazione del prato, malgrado ora sembrino, come nei film western, dei cadaveri seppelliti, sono contento dell'idea perchè attenuano i perimetri delle aiuole che trovo eccessivamente invadenti, danno movimento al giardino, mi consentono di seminare o piantare fiori e piante sfruttando diverse altezze e soprattutto  disegnano il percorso calpestabile, così forse non vedrò più persone che camminano su ciò che loro pensano essere semplice prato e non vedono invece piante spontanee lasciate crescere appositamente. Due di questi cumuli hanno i vertici vis-à-vis e consentono il passaggio tra loro come fossero delle colonne d'Ercole in miniatura, ma essendo di più umili e modeste origini le soprannominerò gobbe d'Ercole.

Così ho approfittato del bel tempo per incominciare ad allestire le gobbe d'Ercole, con le Oxalis purpurata e le Euphorbia che nascono spontanee in giardino, è stato tutto uno sradicare le piante nate sparse e ripiantarle subito, le Acetosella sulla cresta e le Euphorbia essendo più alte nella parte scoscesa, queste ultime non sembrano nemmeno essersene accorte dello spostamento, al contrario delle Oxalis che hanno assunto subito uno svenevole portamento.

Successivamente mi sono deciso ad eliminare tutto il Chlorophytum dall'aiuola rotonda a Nord, lasciando solo la Rosa esistente con le varie prove di talee piantate direttamente in terra. Smuovendo il terreno ho trovato un sacco di bulbetti di Oxalis che sono andato a seminare proseguendo sempre sulla cresta della stessa gobba d'Ercole.
Mi sono leggermente scoraggiato nel voler salvare il Falangio vista l'enorme quantità di piante sradicate senza sapere ancora dove andarle a interrare, al momento le ho lasciate a radice nuda sul prato, devo decidermi al più presto come destinarle.

Tra i vari trapianti, nell'aiuola a Nord ho trovato anche cinque Iris, i due più piccoli li ho trapiantati sul bordo dell'aiuola, proprio sul confine del prato, i tre più grandi li ho lasciati a radice nuda, coperti da un giornale umido, devo trasferirli al più presto anche loro. (aggiornamento mercoledì 27/01/21: piuttosto appassiti li ho piantati sul bordo esterno del micro-orto!)


10 gennaio 2021

Semine, malgrado tutto.

L'esperienza orticola, non ha dato i suoi frutti nel vero senso della parola(!) e come ultimamente ribadisco spesso, per fortuna non campo di quel che coltivo.

Premetto che la partenza, tra organizzazione, materiali, semine e trapianti è iniziata tutta in estremo ritardo, ma a scoraggiarmi di più sono state le biete a costa colorata che ad oggi non sono spuntate nemmeno loro, seppur seminate nel limite dei termini.

Invece nel verde urbano nonostante sia un Gennaio piuttosto freddo rispetto gli altri anni, si vedono in giro fioriture sgargianti e riprese vegetative che a mio avviso sono decisamente in anticipo come ad esempio diverse tipologie di asteracee, mimose in pieno fiore e  contrariamente pensassi fosse un rampicante poco usato e  poco comune, con le sue vistose fioriture giallo intenso, sparse per tutta la città  mi sono ricreduto sulla popolarità del Senecio angulatus.

In cerca di un riscatto da semina mi sono deciso di seminare in seminiera i semi (😁) delle Palme di Nervi (rinominate da me "accecante" e "sul prato"),  di Melograno e i semi di un'altra pianta non meglio riconosciuta, che ovviamente se me li sono trovati in tasca un interesse c'è stato.

La rinominazione delle suddette Palme è dovuta a non conoscerne il vero nome ed alla difficoltà nell'identificazione con le app di riconoscimento delle piante.
Quella con i semi a spicchio rinominata "accecante", poichè per prelevare i frutti mi sono letteralemente  ficcanto la punta di una foglia esattamente dentro la pupilla, l'altra rinominata "sul prato" probabilmente non è nemmeno da spiegare.

Invece a proposito di Palme, tra una pioggia e l'altra ho continuato a sradicare Trachycarpus fortunei (i semi della merla tanto per intenderci!)che nascono spontanee in giardino, invasandole una ad una, nonostante la stagione. Mi auguro che l'istinto abbia la meglio sulla stagionalità del gesto.