26 aprile 2023

Quella doppia sporca dozzina!

Nonostante non sia una pianta tra le mie preferite, appena subentrato nella nuova casa avevo seminato e messo in vaso, diversi semi di Nespolo del Giappone  vista l'esuberante disponibilità che i due alberi  in giardino producono ogni anno.

Portando avanti l'impegno preso quasi quattro anni fa, ieri ho pazientemente rinvasato ben ventiquattro piante, aspettando che raggiungano un'altezza adatta per poi trapiantarli da qualche parte e crearne un boschetto che produca fresca ombra e succosi frutti.

18 aprile 2023

Le piante in casa

 Originariamente  questo blog era nato per annotare successi, esperienze e promemoria delle mie piante in casa, inteso dentro l'appartamento, poichè oltre i davanzali non avevo altro spazio dove porle.
Con l'avvento della casa nuova, circa quattro anni fa, con la parola "casa" si è ampliata l'area vegetabile comprendendo il giardino, che è stato nel bene o nel male il protagonista di questi ultimi anni, poichè tutti gli esperimenti, le semine e le talee create, sono state esclusivamente fatte all'aperto.
Questa premessa occorre semplicemente per giustificarmi nell'aver trascurato eccessivamente le piante da interno, l'obbiettivo di questa primavera è riuscire a dare loro l'attenzione che meritano facendo i dovuti rinvasi.
Le prime piante ad aver avuto questo privilegio sono state quelle più recenti il Ficus benjamin, che ho sdoppiato, così adesso posso vantarne due vasi, e il Philodendron scadens, (con il beneficio del dubbio sulla specie, come sempre c'è sempre troppa confusione su internet!). Stessa sorte di sdoppiamento per la Sanseveria, a cui ho separato la sua rigogliosa figliola.
Nelle prossime settimane mi occuperò anche dei Filodendri, che saranno spostamenti e rinvasi decisamente più impegnativi, visto che in questi anni si sono infilati ed ingarbugliati un pò ovunque tra loro stesse, i mobili e le altre piante.
Ho fatto anche un piccolo intervento fuori in giardino rinvasando la Schefflera elegantissima, Plerandra elegantissima, che pur sia  sempre in vaso, ho imparato a tenerla all'esterno in modo che non  si infesti di parassiti, per assurdo tenuta in ambiente "protetto" in appartamento ha sempre subito attacchi di afidi e affini, al contrario all'esterno è sana e salva senza alcun trattamento.

04 aprile 2023

Fuchsia 2.0

 Anno nuovo, Fuchsie nuove.

L'estate dell'anno scorso decisamente non è stato il clima ideale per le Fuchsia acquistate all'epoca. Quest'anno ci voglio riprovare avendo trovato le Fuchsia magellanica proprio come piacciono a me in più ad un prezzo onestissimo (€5,00cad.).

Per ribadire che non imparo dai miei errori e tendo a ripeterli, le ho piantate esattamente nella stessa posizione dello scorso anno, la colpa io l'ho data al clima torrido e alla siccità, non alla errata collocazione, vedremo un pò quest'anno chi avrà la meglio.

La buca creata era piuttosto pietrosa e come sempre principalmente composta dal terreno argilloso del giardino, ho fatto una sottile base di bark, e sopra un misto di torba e poco stallatico, ho aperto il fondo dei pani di terra delle piante e ho messo a dimora lasciando i bordi rialzati della buca in modo che non scorra via l'acqua durante piogge e innaffiature.


03 aprile 2023

♬ ♩ Prendi una pianta, trattala male... ♪ ♫

Per il titolo di questo post ero indeciso da quale formula prendere spunto, se dal Paradosso di Schrödinger,  o dal Teorema di C. Ferradini, perchè ormai sta diventando più una regola certa piuttosto che un teorema calcolabile o un effettivo paradosso, mi riferisco alla ribellione delle piante ad essere coccolate, prediligendo una lenta agonia e poi la morte. Al contrario preferiscono dare il meglio di se  quando  trattate nel peggior modo.

L'ultima esperienza a tema, è stata con l'Ortensia, posta nell'aiuola perimetrale a Est, sempre moribonda nonostante tutte le attenzioni ricevute,  sinceramente mi ero stufato nel vederla così, tanto che con modi sbrigativi e nervosi l'ho sradicata e nel farlo una parte delle radici e alcuni rami si sono spezzati in malo modo, con altrettanto totale disinteresse ho  ficcato sia la pianta che i rami spezzati, come talee, nel terreno dell'aiuola perimetrale a Nord. 

Inutile dire che a distanza di due settimane la pianta e le talee continuano a vivere e la reazione è meno agonizzante di prima, le gemme continuano a crescere e le foglie non sono più molli, bensì tese verso il cielo e rigogliose.