La Dieffenbachia camilla, al contrario della sua parente D. amoena, non ha mai avuto un periodo "florido", così stamane mentre mi stavo preparando per andare a lavorare ho deciso di darle un taglio netto per oltre la metà del fusto e metterla a radicare in acqua, con la speranza che il moncone rimasto sia stimolato ad emettere foglie nuove e la talea a radicare.
Aggiornamento (dopo appena due giorni): la pianta madre ha già emesso due piccolissimi getti che fuoriescono dal terreno e non dal fusto rimasto, la talea apparentemente sembra aver abbozzato almeno una radice, ma non ne sono sicurissimo. In ogni caso il mio stupore è nella velocità di reazione che ha avuto la pianta.