Lunghe domeniche invernali piovose, umide o semplicemente fredde fino alla settimana scorsa, mi hanno portato al completo disinteresse nella cura del giardino e, giustamente, lui non mi ha aspettato, proseguendo l'inesorabile crescita ed inselvaticamento di tutto.
Solo ieri, vista la bella giornata, ho messso piede in giardino e che dire!?
Non ho proprio la più pallida idea da dove incominciare e se a questo punto valga la pena intervenire, per poi combattere con la solita siccità che ormai contraddistingue le estati e buona parte del seguente autunno.
Sicuramente, se lasciassi fare a Madre Natura, troverebbe l'equilibrio che occorre, proprio quello che manca a me. C'è una tale confusione nella mia testa in giardino che mi rispecchia pienamente: ci sono accenni di mille progetti poi abbandonati e lasciati al proprio destino e ciò nonostante queste povere piante, una appiccicata all'altra, sono alla costante ricerca di quanto più sole possibile, viste le risicate ore a disposizione, e anzichè essere in competizione l'una con l'altra, all'apparenza sembrano coesistere pacificamente insieme, quasi a darsi un aiuto a vicenda, unite contro le avverse condizioni di abbandono come in una Selva e a tutti gli effetti è proprio di questo che si tratta, scritta appositamente con l'iniziale maiuscola perchè ormai è diventata una entità che, a pensarci bene, è il risultato di una natura selvatica ed autonoma fortemente voluta fin dall'inizio dal sottoscritto.
Da quando non ho più una seduta facile con cui spostarmi e stare seduto comodo immerso nel "mio" verde, rimango in piedi a guardarmi intorno senza sapere cosa fare e questo mi obbliga ad intraprendere un qualche lavoro, anzichè essere inghiottito anch'io dalla Selva e rimanere in contemplazione di ciò che ho creato in questi anni e dei risultati ottenuti. Provo a muovermi cerco una priorità, ma senza capire da dove iniziare rammaricato me ne ritorno in casa.
Solo durante queste sporadiche uscite ho il tempo di ammirare unicamente i successi più eclatanti, come quello della Kerria japonica citata nel post precedente che da allora finalmente ha triplicato i suoi rami, dando la possibilità il prossimo anno ad una ben più visibile cascata di pon-pon gialli. Altra soddisfazione, stando scomodamente in piedi, è da citare anche la Brugmansia con una decina di campanellone arancione-rosato che pendono splendide colorando il giardino. Altrettanto evidenti sono state le Clivie: loro hanno già dato settimane fa, non me le sono godute, le ho intraviste dalla finestra con le loro splendide fioriture rosa-aranciate.