09 aprile 2021

Sfruttare un'estenuante attesa


L'altro giorno ho dovuto aspettare il mio turno avendo  un centinaio di persone in altrettanta attesa prima di me, fortunatamente la coda era all'aperto, e una volta provvisto di numero, ho potuto sentirmi libero di girovagare nei dintorni e tornare a fare capolino ogni tanto per sentire a quale numero fossero arrivati.

La zona era piacevole, vicino al molo con tutti gli yacht attraccati e una magnifica mattinata soleggiata invitava a non stare fermi in coda, così passeggiando senza meta ho aggirato la parte pulita e curata, d'obbligo per l'aristocratico contesto, però come spesso accade il retro lasciava piuttosto a desiderare, ma la minor manutenzione e pulizia sono state proverbiali facendo si che incontrassi diverse piante spontanee scaturite dall'asfalto o alla base degli edifici, tra queste a catturare la mia attenzione è stata una piccola minuta piantina dagli steli talmente abbronzati dal sole da essere rossi, piccole foglie pennatosette la maggior parte arrossate anch'esse, e piccolissimi fiori fucsia. 

Così ho scoperto il 
Geranium purpureum Vill. o più facilmente il Geranio purpureo appunto dal colore dei suoi fusti. Per fortuna aveva già diversi semi da prelevare, anche se non ancora perfettamente maturi, ho preso quelli più promettenti, ma probabilmente, tra qualche giorno tornerò a prendere gli altri maturati.


Ieri ho seminato i suddetti semi in vasetto, adesso vediamo se come al solito, le piante che riescono a spuntare dall'asfalto o nascere senza il minimo di terra in posti del tutto improbabili, quando vengono coccolate e curate abortiscono spontaneamente o se si degnano di affacciarsi al mondo.
Mi piacerebbe poi trasferirle oppure seminare i nuovi semi nelle parti secche e pietrose del giardino e lungo la canalina di scolo delle acque piovane.