Per il titolo di questo post ero indeciso da quale formula prendere spunto, se dal Paradosso di Schrödinger, o dal Teorema di C. Ferradini, perchè ormai sta diventando più una regola certa piuttosto che un teorema calcolabile o un effettivo paradosso, mi riferisco alla ribellione delle piante ad essere coccolate, prediligendo una lenta agonia e poi la morte. Al contrario preferiscono dare il meglio di se quando trattate nel peggior modo.
L'ultima esperienza a tema, è stata con l'Ortensia, posta nell'aiuola perimetrale a Est, sempre moribonda nonostante tutte le attenzioni ricevute, sinceramente mi ero stufato nel vederla così, tanto che con modi sbrigativi e nervosi l'ho sradicata e nel farlo una parte delle radici e alcuni rami si sono spezzati in malo modo, con altrettanto totale disinteresse ho ficcato sia la pianta che i rami spezzati, come talee, nel terreno dell'aiuola perimetrale a Nord.
Inutile dire che a distanza di due settimane la pianta e le talee continuano a vivere e la reazione è meno agonizzante di prima, le gemme continuano a crescere e le foglie non sono più molli, bensì tese verso il cielo e rigogliose.